Sinis, Cabras e Tharros

Laguna di Cabraas

Dal villaggio di Cabras parte una lunga e panoramica strada che si snoda lungo la costa meridionale della laguna, raggiungibile a piedi o in bicicletta. Durante le passeggiate è possibile osservare vari tipi di uccelli migratori, dalle fenicotteri agli aironi, dai folaghe a diverse specie di limicoli.
La laguna è nota anche per le sue specie di pesci locali, principalmente il muggine "di Pontis", apprezzato in tutta la Sardegna per la sua carne che, grazie al particolare contenuto di sale e alla temperatura dell'acqua, ha un sapore inconfondibile e unico; per lo stesso motivo, la sua bottarga si trova ora sulle tavole dei ristoranti più raffinati del mondo ed è chiamata "Oro di Cabras".In passato, la laguna è stata più volte allagata, interessando in parte la città di Cabras, conosciuta come "Veneziedda" (dal sardo "Piccola Venezia") per questo motivo. Oggi, la laguna è un'oasi naturalistica apprezzata per la sua fauna e un importante motore economico per Cabras e per l'intera Penisola del Sinis.

Tharros

Sul lato sud del Golfo di Oristano, nella Sardegna centro-occidentale, si erge uno dei patrimoni archeologici più significativi ed evocativi del Mediterraneo.
Le rovine dell'antica città, fondata nell'VIII secolo a.C. e abbandonata nell'XI secolo d.C., sorgono nel ramo meridionale della Penisola del Sinis, nel territorio di Cabras. Il 'museo a cielo aperto' è un anfiteatro naturale affacciato sul mare e delimitato dall'istmo di Capo San Marco e dalle colline del villaggio di San Giovanni di Sinis e Su Murru Mannu (grande muso), sopra il quale si trovano i resti più antichi del villaggio nuragico, abbandonato prima dell'arrivo dei Fenici.