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Borghi sospesi tra mare e cielo

Le Cinque Terre sono una delle aree più incontaminate del Mar Mediterraneo. Cinque miglia di costa rocciosa tra due promontori, migliaia di chilometri di muretti a secco, cinque piccoli borghi arroccati su speroni di roccia in piccole insenature. Grazie alla loro storia e alla loro posizione, le Cinque Terre non hanno subito una massiccia espansione. I vigneti, tipici di questa zona, hanno contribuito a creare un paesaggio unico con muretti a secco, sentieri tortuosi, spiagge incantevoli tra scogliere e acque cristalline.
Grazie alle escursioni in barca che partono giornalmente verso i cinque villaggi di pescatori e Portovenere, è possibile visitare le Cinque Terre e il Golfo dei Poeti durante tutto l'anno in modi diversi. Il modo migliore è con il Consorzio Marittimo "5 Terre Golfo dei Poeti", che offre escursioni alle isole (l'isola Pamaria, l'Isola del Tino, l'Isola del Tinetto, La Grotta di Byron), o direttamente in uno dei Cinque Terre. È anche possibile visitare comodamente le Cinque Terre in treno, che ferma in ciascuno dei Cinque Terre. È possibile parcheggiare l'auto, ad esempio, a La Spezia e partire da lì in treno.
Le Cinque Terre sono state dichiarate Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
Il castello di Riomaggiore
Il castello di Riomaggiore risale al XIII secolo. Domina il villaggio dalla collina di Cerricò, proprio sopra la chiesa di San Giovanni Battista. Fu costruito nel 1260 dai marchesi Turcotti, signori di Ripalta, e fu completato dai genovesi nei secoli XV-XVI dopo il dominio di Nicolò Fieschi. Ha una base quadrilatera, le cui mura sono sormontate da due grandi torri circolari. Nel XIX secolo fu trasformato in un cimitero e successivamente restaurato. Oggi ospita attività didattiche e culturali.
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre comprende la fascia costiera che va da Tramonti, subito dopo Portovenere, a Monterosso a ovest. Il suo scopo è proteggere e preservare il territorio delle Cinque Terre, profondamente modificato dal duro lavoro dell'uomo, dove la vegetazione originale è stata sostituita da terrazze coltivate a vite, sostenute da una rete di muretti a secco di circa 6729 chilometri. La minaccia più grave per le Cinque Terre è l'abbandono a cui sono sottoposte, a causa dell'emigrazione e della diminuzione dei vigneti. Il Parco Nazionale mira a recuperare questo esempio di architettura locale attraverso la manutenzione della viticoltura, l'unica attività umana in grado di preservare questo paesaggio.
Il paesaggio è composto da rocce di diverse origini ed età, caratterizzate dalla mancanza di sezioni pianeggianti e da una costa alta e frastagliata, poco interrotta da insenature e promontori. Le montagne proteggono la costa dai venti settentrionali, mentre le correnti calde e umide dal mare si alzano verso gli speroni, causando la condensazione del vapore acqueo e le precipitazioni sulla cresta in alta quota.
La vegetazione è molto diversificata. Le foreste originarie di querce sono state in parte sostituite da terrazze o altre piante coltivate come il pino marittimo, il pino d'Aleppo, il sughera e il castagno. Lungo la costa crescono la barbabietola di mare e il cappero, mentre nelle aree rurali spiccano la centaurea e la ruta. Tra le rocce è facile vedere l'euforbia arborea. In tutta l'area sono comuni arbusti come il rosmarino, il timo, l'elicriso e la lavanda, e è possibile ammirare anche l'albero di corbezzolo, il lentisco, il ginestrino spinoso, il mirto, la quercia, il ginepro e la filirea rossa, oltre all'asparago, alla salsapariglia, all'elicriso etrusco e alla madreselva marina.
Per quanto riguarda la fauna, il parco ospita molte specie. Tra i mammiferi ci sono il ghiro, la talpa, la donnola, la martora, la volpe, il tasso e il cinghiale. Tra gli uccelli si distinguono il gabbiano reale, il falco pellegrino e il corvo. Nelle aree boschive si incontrano rettili come il ramarro, la lucertola, il colubro, il biacco e il colubro di Esculapio, mentre nei pressi dei ruscelli vivono rane e salamandre.