Escursione sull' Etna

L'escursione inizia dal punto di ritrovo alle 08:45. Si entrerà sull'Etna attraverso uno dei versanti più originali e meno turistici, il versante est. Da qui si supera la quota di 800 metri e si termina nel centro abitato. Attraversando i boschi etnei intervallati da colate laviche, si raggiunge la fascia vulcanica dell'Etna, un'area che si estende dai 1500 fino a circa 2200 metri di altezza, dove sono presenti più di 200 vulcani attorno all'Etna.

Proseguendo, si arriva a una strada chiusa (tutte le strade sull'Etna terminano a circa 1900 metri di quota, all'interno della cintura dei vulcani). Da qui, il percorso non è troppo difficile ed è adatto a tutti gli escursionisti. La camminata dura circa un'ora e si attraversa la foresta endemica dell'Etna, osservando diverse piante che si trovano solo su questo vulcano. Piano piano, la vegetazione si dirada fino ad arrivare al deserto vulcanico. Da qui si attraversa una colata lavica fino a raggiungere la sommità di alcuni dei vulcani più rappresentativi dell'Etna, da cui si può ammirare uno dei paesaggi più spettacolari. Solo da questo lato è possibile godere contemporaneamente della vista delle Isole Eolie (in particolare Lipari e Salina), della baia di Giardini Naxos con l'Isola Bella e Taormina, e della costa reggina (Continente).

Da qui, dopo aver osservato uno di questi vulcani per valutarne le dimensioni effettive, si ritorna all'auto e si prosegue il viaggio verso il versante nord dell'Etna, teatro dell'ultima grande eruzione nel 2002. Questa eruzione ha completamente distrutto la località turistica Etna Nord e anche un alloggio della famiglia Gullo, che è stato poi ricostruito. Lungo la colata lavica di questa eruzione ci fermeremo per osservare parte della vecchia strada Mareneve, circondata dalla stessa colata lavica, per avere un'idea della distruzione che può causare un'eruzione vulcanica, e una parte della foresta Ragabo, la foresta più grande della Sicilia.

In seguito, visiteremo una grotta vulcanica, anch'essa una delle grotte dell'Etna più rappresentative, poiché è possibile osservare molti segni del flusso lavico, comprese le tipiche gocce di lava sul soffitto della grotta chiamate "denti di cane". Da qui si tornerà indietro lungo un percorso diverso per visitare altri luoghi e panorami.